La patente a punti festeggia 10 anni!

Patente_punti

Sono passati dieci da quando per gli automobilisti iniziò l’incubo dei punti! Il 01 luglio 2003 scattò infatti la patente a punti quel meccanismo introdotto come deterrente contro le infrazioni al Codice della Strada.  Circa  85 milioni di punti persi nonostante le tante furberie messe in atto per salvare la patente. Analizzando la perdita di punti di genere, le donne sono state più brave. Con il 43,67% di patenti hanno perso il 25,44% del totale dei punti, gli uomini con il 56,33% di patenti hanno lasciato alle forze di polizia il 74,56% del tesoretto perso. Fa sorridere fantasia degli automobilisti che pur di non rischiare i punti  hanno studiato subito sistemi per aggirare la normativa: e quindi si sono sentite storie in cui l’auto fermata nei pressi della discoteca alle 4 di notte la guidava il nonno oppure che la moto da 300 Km/h la guidava la mamma e tante altre. Velocità, cinture di sicurezza, attraversamento con il rosso e uso del cellulare alla guida: sono queste le violazioni più ricorrenti.  Giordano Biserni Presidente ASAPS, che ha sostenuto fortemente il sistema della patente a punti,  sottolinea come questo sistema abbia funzionato grazie però anche alle norme antialcol più severe e all’incremento dei controlli con l’etilometro. Se nel 2002 si contavano ancora 265.402 incidenti  con 6.980 morti e 378.492 feriti, nel 2011 siamo scesi al minimo storico di 205.638 incidenti (-22,5%), con 3.860 vittime (-44,7%) e 292.019 feriti (-22,8%). L’anello mancante in questa fase, secondo l’ASAPS si chiama Omicidio stradale per chi uccide da ubriaco over 1,5 g/l o drogato, insieme all’ergastolo della patente, punti o non punti.

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