Operazione Cieli Blu: a rischio la sicurezza stradale

In un periodo di crisi in cui la parola d’ordine è risparmiare ecco che all’interno della Legge di Stabilità, che rappresenta lo strumento per realizzare gli obiettivi programmatici indicati nei documenti di programmazione di bilancio e finanza pubblica, spunta anche l’operazione “cieli blu”. Si tratta di un decreto in cui saranno stabiliti gli standard tecnici delle fonti di illuminazione  e le misure di moderazione del loro utilizzo tutto per favorire il risparmio energetico. In parole povere le strade resteranno al buio e la polemica non tarda ad alzarsi considerando l’evidente incremento del pericolo soprattutto per gli utenti deboli, quali  pedoni e ciclisti i quali pagano il maggior prezzo da un affievolimento della visuale notturna. L’idea del Governo è quella di attuare le misure di spegnimento dell’illuminazione o anche l’ affievolimento automatico mediante appositi dispositivi durante tutte o parte delle ore notturne su strade urbane ed extraurbane. La denuncia del pericolo arriva dall’ Asaps, associazione amici sostenitori polizia stradale, che richiama l’attenzione sul problema ricordando i dati per quanto riguarda l’indice di mortalità medio che nelle ore notturne aumenta notevolmente. L’auspicio è quello che  la selezioni delle luci da spegnere sia fatta accuratamente e che non riguardi le strade di maggiore mobilità così gli scopi del provvedimento potranno essere realmente condivisi senza la preoccupazione di vanificare i risultati positivi raggiunti negli ultimi anni in termini di sicurezza stradale.

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