Audi A1: test drive

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Siete alla ricerca di un’auto compatta sotto i 4 metri, con un bel motore e magari dotata di cambio automatico? Volete anche una vettura che sia anche alla moda, dal design originale e con l’appeal di una famosa casa costruttrice? Allora il gioco è fatto: la vostra nuova auto si chiamerà Audi A1.

Si, perché la più piccola della casa di Ingolstadt possiede tutte le caratteristiche enunciate in precedenza. Fin dal suo esordio nel 2010, la entry level del marchio dei quattro anelli ha fatto parlare di se soprattutto per l’arduo compito che le era stato assegnato: sostituire alla base della gamma Audi la precedente A2 e far si che i deludenti risultati commerciali di quest’ultima fossero solo un brutto ricordo. Ma la A1 non nacque comunque con l’intento di surclassare le avversarie sulla base della quantità di auto vendute in quanto la A1 è stata sempre vista come il punto di ingresso del mondo Audi e adatta a chi voleva godere delle qualità tecniche e di design proprie del marchio tedesco senza dover per forza rivolgersi alle sue grosse e costose berline. In quest’ottica anche il prezzo di acquisto della piccola A1 non è mai stato allineato a quello di altre vetture della stessa grandezza, quasi a voler ricordare le nobili origini. Difatti i prezzi di acquisto non scendono al di sotto dei 17.300 euro per la 1.2 benzina da 86 cv e dei 19.500 euro per la 1.6 diesel da 90 cv: prezzi che effettivamente sono a livello di almeno un segmenti superiore.

La vettura da noi provata addirittura sfiora i 30.000 euro! Ma è giusto dire che questo prezzo riguarda la 1.4 tfsi turbo benzina da 122 cv dotata di cambio automatico S tronic e con in più una marea di accessori che vanno dai bei cerchi in lega da 17” al funzionale navigatore satellitare, dagli ottimi sedili sportivi ricoperti in morbida pelle all’efficiente climatizzatore automatico per arrivare al piccolo sterzo sportivo ed ergonomico. Ma vediamo nello specifico com’è la A1. Esteticamente da subito l’idea di una A3 più compatta visto che rispetto alla sorella maggiore mancano all’appello circa 30 cm in lunghezza. Per il resto ricalca nelle linee gli stessi stilemi tipici della A3 e con un’impronta decisa per quel che concerne il family feeling. Forse la parte più originale della A1 risiede proprio nel posteriore con un taglio particolare sia dei montanti posteriori leggermente avanzati e sia del lunotto che va quasi ad appoggiarsi su un piccolo accenno di coda. Poi tutto il resto è immediatamente riconoscibile come Audi. Stessa impressione per l’interno dove l’abitacolo, pur essendo curato all’inverosimile e ricco di materiali di ottimi qualità come nella migliore tradizione Audi, non fa sfoggio di particolari esercizi di stile e tutti i comandi sono disposti in maniera ordinata e a portata di mano. Forse, per essere una vettura destinata per lo più ai giovani, qualcosina in più si poteva osare.

Quello invece che mette tutti d’accordo, sia giovani che meno govani, è il comportamento stradale. La piccola Audi si è rivelata molto comoda, nonostante l’assetto sportivo S Line e i cerchi da 17”: su strade a scorrimento veloce scivola via in assoluto silenzio e avvolge i passeggeri coi comodi sedili ottimamente profilati. L’unico appunto che le si può muovere riguarda i posti posteriori: il particolare design del posteriore di cui parlavamo prima ha impedito di avere una buona abitabilità nel divano posteriore che è omologato solo per due persone. Non solo: a titolo di paragone con la cugina Volkswagen Polo da cui eredita la meccanica ed il telaio, la A1 è più corta di 2 cm e più bassa di 4 cm, il tutto a svantaggio dei passeggeri posteriori. Se invece ci concentriamo sul davanti sia il guidatore che il passeggero godono di un buono spazio a disposizione. Il guidatore poi può anche divertirsi al volante, merito di assetto, motore e cambio. L’assetto sportivo permette, senza penalizzare troppo la comodità di marcia, di avere una vettura sincera ed estremamente godibile soprattutto sui tratti di strada ricchi di curve. Anche con un’andatura allegra curve veloci e tornanti ripidi e stretti vengono affrontati con estrema disinvoltura dalla piccola A1 che non ha nulla da invidiare ai modelli più grandi dello stesso marchio. Anzi si rivela anche più divertente, merito della compattezza e del passo allungato. L’inserimento in curva è pronto e preciso, merito anche del volante molto reattivo e comunicativo che rende bene l’idea di cosa stiano facendo le ruote anteriori.

Ottimo il motore 1.4 turbo benzina da 122 cv che permette prestazioni di tutto rilievo (0-100 km/h in 8,9 secondi) pur tenendo sott’occhio i consumi (ciclo misto di 18,9 km/l). Il propulsore rende bene a tutti i giri coadiuvato dal cambio S tronic che può essere usato sia in modalità completamente automatica sia in modalità sequenziale: in entrambi i casi i passaggi di marcia sono fluidi e mai bruschi. Questo ottimo mix di prestazioni, consumi e comodità di utilizzo rende la A1 una vettura destinata a chi vuole un’auto compatta ma con lo stesso dna delle vetture più grandi coi quattro anelli sul cofano.

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